Un raro esemplare di Manipulator modificaputis, uno scarafaggio predatore che visse con i dinosauri, è stato rinvenuto in una goccia d'ambra dove è rimasto intrappolato per 100 milioni di anni. L'insetto fa parte di una nuova famiglia di scarafaggi predatori dalle abitudini notturne. In meno di 1 cm di lunghezza racchiude i tratti del cacciatore implacabile, più simile a una mantide religiosa (con cui sembrerebbe lontanamente imparentato) che a una blatta. Ricorda una mantide dal lungo collo, sormontato da un capo triangolare con due grandi occhi. In cima alla testa aveva un paio di occhi "extra" per d'occhio i predatori aerei - forse i dinosauri piumati, contemporanei. Durante il Cretaceo si evolsero diverse specie di scarafaggi predatori. Solo una di queste linee evolutive è sopravvissuta fino a oggi: quella della mantide religiosa. Colgo l'occasione per comunicarvi un piccolo traguardo, 200 iscritti sul canale youtube di Entomologando. Grazie a tutti!
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Ape o farfalla? Sesia apiformis
La Sesia apiformis è una farfalla di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Sesiidi. A prima vista sembra un'ape ma in realtà si tratta di un lepidottero. E` un classico esempio di mimetismo batesiano, che si verifica quando un insetto inoffensivo imita, per difendersi dai predatori, specie più pericolose e aggressive nei colori e nel portamento. La Sesia apiformis imita nell'aspetto, una grossa vespa o un calabrone, da qui il nome "apiformis". E` presente in tutta Italia e isole, ma viene considerata una specie rara. Vive in ambienti umidi come paludi, rive di corsi d'acqua in presenza di pioppi dove la larva si sviluppa. Gli adulti di giorno volano intorno agli alberi, soprattutto quando la femmina deve deporre. Questo è un esempio di come la Natura ci sorprende ancora. Di una particolare strategia di difesa delle api ne ho parlato nella nuova puntata di Curiosità viventi, intitolata "Le api che "cucinano" a morte il calabrone". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte immagine WikiCommons.
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