Secondo appuntamento per la nuova serie Insetti nella storia, oggi vi parlo degli insetti nell'antico Egitto. In Egitto vivevano, e vivono tuttora, moltissime specie di insetti. Il primo insetto a cui si pensa legato al mondo egizio è lo scarabeo stercorario. Lo Scarabaeus sacer era un insetto sacro degli antichi Egizi, credevano che nascesse da una palla di sterco, per cui lo considerarono un'immagine dell'auto creazione. Veniva adorato con il nome di "Khepri" che significa "divenire" e simboleggia l'eterna trasformazione della vita umana, per questo divenne un potente amuleto. Lo Scarabaeus sacer abitualmente crea delle sfere di sterco e le rotola fino alla sua tana scavata nella sabbia o nel terreno, poi la ricopre e da lì nascevano i nuovi scarabei. Gli antichi egizi interpretavano questo come simbolo di rinascita dalla morte quindi vita eterna. Oggi sappiamo che il coleottero depone le uova nella sfera di sterco; dove nasce la larva, cresce e diventa adulto. Un'altro insetto che ricopriva un ruolo importante nell'antico Egitto era l'ape, "bit" in egizio. L'apicoltura fu praticata in Egitto già dalla V dinastia. Il miele ottenuto si usava soprattutto come alimento, ma anche per preparati medici e unguenti. Per gli egizi la sua appartenenza divina era dovuta alla sua nascita dalle lacrime di Ra, una dea. L’ape era paragonata all'anima, si pensava che riportava in vita un defunto qualora entrasse nella sua bocca. Anche altri insetti sono stati protagonisti per questa popolazione, come le le libellule, le cavallette presenti in rilievi di tombe. Altri ancora erano legati a malattie o strane leggende. Magari ve ne parlo in prossimo post di Insetti nella storia. Fonte immagini WikiCommons.
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